MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE
14.00 – 16.00
Sala Auditorium Acquario di Genova, e in live streaming
#OVER&UNDER THE SEA FORUM
È prevista la traduzione simultanea
Sesto Continente, Pianeta Blu, tante sono le metafore con cui si indica la vastità di acqua che copre il 71% della crosta terrestre. Da tempi immemorabili il mare è fonte di risorse, dagli animali e vegetali che lo abitano ai sali contenuti nelle sue acque, oltre che come luogo di transito, strada senza strade. Dalla metà del XIX secolo la quantità e la diversità delle risorse marine non ha fatto che crescere, come la loro importanza. Per enumerarle oggi si parte da sotto il fondo, con petrolio e gas, per arrivare sopra il fondale dove riposano decine di miliardi di tonnellate di noduli metallici in cui passano condotte per idrocarburi e cavi per i dati e per l’energia elettrica, la cui importanza è destinata crescere. Nell’acqua nuotano e stazionano le risorse biologiche, di cui quelle intercettate dalla pesca sono una piccola parte anche se molto impattante. Infine, le acque superficiali, il più grande collettore solare del pianeta, la cui energia il mare restituisce sotto forma di vento. Risorse immense, che si traducono in ricchezza e quindi in competizione per la valorizzazione, che il sistema internazionale cerca a fatica di incanalare nel meccanismo delle ZEE… L’Italia come in molti altri settori non sembra essere interessata.
MAIN TOPICS
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I diritti di pesca, nuove sfide da nuovi attori
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Idrocarburi, la rivoluzione dell’offshore mediterraneo
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Oleodotti e gasdotti sottomarini
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Occhio alle tassonomie
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La raccolta dei noduli polimetallici: che prospettive nel Mediterraneo e in acque ZEE Italiane
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I cavi dati, non solo fibra: server farm a bordo bocchettone
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Gli elettrodotti terraferma-terraferma e quelli campi eolici-terraferma
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La rivoluzione dell’eolico galleggiante e l’idrogeno verde
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Offshore operations; la sicurezza e la protezione delle nuove risorse marine di superficie e sommerse
DETTAGLI
Conduce: Umberto Masucci, Presidente, The International Propeller Clubs
Introduzione a cura del chairman
La protezione delle risorse marine e sommerse nazionali
Amm. Andrea Petroni, Capo del Reparto Sommergibili, Marina Militare
Il mare come territorio nazionale e sovranazionale
Fabio Caffio, Ammiraglio Ispettore ris., Marina Militare
Verso la regolamentazione della Zona Economica Esclusiva italiana
Sandro Gallinelli, Contrammiraglio aus., Capitanerie di porto – Guardia costiera
L’International Seabed Authority
Daniele Bosio, Coordinatore per le questioni marittime, Ministero Affari Esteri
Le risorse minerarie sottomarine nella ZEE italiana
Giada Rossi, Geologa, Università degli studi di Urbino/Italferr
Opportunities & Challenges – vessels supporting offshore wind industry
Eva Peño, Global Market Leader OSV & Tugs Bureau Veritas
I tubi: problemi ed opportunità
Fabrizio Maronta, Redattore e Responsabile Relazioni Internazionali, Limes
I diritti di pesca nel Mediterraneo
Natalino Ronzitti, Professore emerito di Diritto internazionale, Università Luiss Roma
Cavi intrecciati nel Mediterraneo
Arturo Varvelli, Responsabile, European Council for Foreign Relations
L’evento è accreditato ai fini della formazione obbligatoria permanente degli Ingegneri, con il riconoscimento di n. 2 crediti formativi
Petroni Andrea
La protezione delle risorse marine e sommerse nazionali
La protezione della risorse marine e sotto la superficie del mare è uno dei compiti più impegnativi a cui la Marina Militare sarà chiamata a rispondere nel prossimo futuro. La presenza all’interno della flotta militare italiana di una robusta e moderna Componente Sommergibili e dei nuovi sottomarini U212NFS è una delle migliori garanzie per la tutela degli interessi italiani in campo energetico, ambientale e non ultimo a tutela della dorsali cavi presenti sul fondo del Mediterraneo.
Capo del Reparto Sommergibili
Petroni Andrea
Marina Militare Italiana
Bosio Daniele
L’International Seabed Authority
Nonostante l’accelerazione degli ultimi anni, gli effetti della pandemia hanno sostanzialmente bloccato ogni progresso nel negoziato per l’adozione del Regolamento per lo sfruttamento delle risorse minerali dell’Area. La decisione di Nauru di comunicare al Consiglio dell’ISA l’intenzione di un’azienda sotto la sua sponsorizzazione di richiedere entro due anni l’approvazione di un piano di lavoro per la coltivazione dei minerali dell’Area ha imposto di fatto una deadline per l’approvazione del Regolamento. La posizione della Commissione Europea sulla competenza esclusiva della UE in materia di protezione dell’ambiente ha introdotto un ulteriore elemento di discussione nel processo negoziale.
Coordinatore per le questioni marittime
Bosio Daniele
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Peño Eva
Opportunities & Challenges – vessels supporting offshore wind industry
With climate change at the top of the global political agenda, governments around the world are looking for ways to decarbonize their energy supply and cut emissions. The offshore wind industry has become a key factor in the energy transition. Offshore wind turbines continue to grow steadily, although Europe will remain the center of gravity, other countries including China, Taiwan and the United States are increasing investment in large-scale offshore wind farms. To continue developing this sector, offshore wind farms are moving into deeper waters and Vessels for the Wind Turbine Installation, Commissioning Service Operation and Crew Transfer plays a key role throughout project lifecycle.
Global Market Leader OSV & Tugs
Peño Eva
Bureau Veritas
Caffio Fabio
Il Mare come territorio nazionale e sovranazionale
La dottrina romanistica del mare come bene comune non suscettibile di appropriazione fu elaborata agli albori del diritto internazionale; poi si aggiunsero le acque territoriali come espressione del principio “la terra domina il mare”. Oltre le acque territoriali ci sono oggi le zone di giurisdizione nazionale come le Zone economiche esclusive. Infine l’alto mare vero e proprio dove tutti gli Stati sono eguali e dove nessuno stato esercita giurisdizione esclusiva. Per ZEE e alto mare vale il concetto di acque internazionali che riguarda principalmente la libertà di navigazione. Si parla invece di acque trasnazionali, per entrambe le aree marine, se ci riferiamo alla cooperazione cross-border nelle ZEE o cooperazione multinazionale tra le Marine in alto mare nell’interesse della comunità internazionale. Al riguardo potremmo fare l’esempio della lotta alla pirateria.
Amm. Isp. r.
Caffio Fabio
Marina Militare
Maronta Fabrizio
I tubi: problemi ed opportunità
Dove passano le condotte in cui scorre la linfa dell’economia mondiale? Cosa trasportano? Quale l’impatto su di esse delle dinamiche geopolitiche e dell’incipiente “rivoluzione” energetica?
Redattore e Responsabile Relazioni Internazionali
Maronta Fabrizio
Limes – Rivista Italiana di Geopolitica
Rossi Giada
Le risorse minerarie sottomarine nella ZEE italiana
I fondali marini sono una fonte primaria di approvvigionamento di materie prime minerarie ed energetiche. Le materie prime che possono essere estratte da determinati giacimenti sono legate all’evoluzione geodinamica dell’area di formazione del giacimento stesso. Sulla base della classificazione adottata dalla Commissione Europea, i minerali (in termini di materie prime) sono di due tipi: energetici (idrocarburi liquidi e gassosi) e non energetici (minerali solidi preziosi e aggregati). Il Mediterraneo è per sua natura una risorsa mineraria significativa sia per l’estrazione di materie prime energetiche, sia perché rappresenta un bacino potenziale per la produzione di energie rinnovabili.
Geologa
Rossi Giada
Università degli studi di Urbino/Italferr S.p.A.
Masucci Umberto
Modera la sessione Over&Under the Sea Forum
Presidente
Masucci Umberto
F2i Holding Portuale
Ronzitti Natalino
I diritti di pesca nel Mediterraneo
Professore emerito di Diritto internazionale
Ronzitti Natalino
Università Luiss
Gallinelli Sandro
VERSO LA REGOLAMENTAZIONE DELLA ZONA ECONOMICA ESCLUSIVA ITALIANA
LA ZEE ITALIANA E’ DICHIARATA MA SERVE DELIMITARLA, REGOLAMENTARNE LE ATTIVITA’
CONFORMEMENTE ALLA UNCLOS E STABILIRE COMPETENZE DI STATO E REGIONI, IN COORDINAMENTO
CON LA L. 613/’67 SULLA PIATTAFORMA CONTINENTALE E CON IL CODICE DELLA NAVIGAZIONE. LA L.
613 DISTINGUE TRA ATTIVITA’ MINERARIE, DI COMPETENZA MISE A LIVELLO CENTRALE E SEZIONI
DELL’UFFICIO NAZIONALE MINERARIO A LIVELLO TERRITORIALE ED ALTRE ATTIVITA’, DI COMPETENZA
DELL’AMMINISTRAZIONE MARITTIMA, OVVEROSIA MIMS A LIVELLO CENTRALE E CAPITANERIE DI PORTO
A LIVELLO TERRITORIALE. OCCORRE INOLTRE DEFINIRE I LIMITI MARITTIMI DI COMPETENZA DI DETTI
UFFICI PERIFERICI, RAZIONALIZZARE E COORDINARE L’ATTIVITA’ DI VIGILANZA E POLIZIA DEI VARI
ORGANI E INFINE, STIPULARE ALTRI STATI GLI ACCORDI DI DELIMITAZIONE ANCORA MANCANTI.
Contrammiraglio aus.
Gallinelli Sandro
Capitanerie di porto – Guardia costiera