Arbitrato internazionale e sfruttamento delle risorse nel Mediterraneo: un mezzo e un’opportunità
L’intervento è volto ad illustrare le caratteristiche dell’arbitrato internazionale quale strumento di risoluzione delle controversie in tema di sfruttamento delle risorse marine, ivi incluse: energia marina, idrocarburi, pesca e risorse biologiche. E, pertanto, di particolare rilevanza anche nell’area mediterranea.
Perché: gli interessi degli Stati che si affacciano sul mare nostrum sono, talora, sovrapposti o divergenti e, talaltra, in palese contrasto con gli interessi degli investitori privati. Le relative controversie possono essere disinnescate ricorrendo all’arbitrato.
Per chi: le controversie possono coinvolgere: Stati e Stati, Stati e privati.
Per cosa: l’arbitrato può avere ad oggetto (i) i diritti di sfruttamento delle risorse marine; (ii) la delimitazione dei confini marittimi tra Stati, da cui molti di tali diritti conseguono.
Per esempio: esempi recenti nel Mediterraneo tra Stati: the Republic of Croatia v the Republic of Slovenia (PCA, 29 June 2017); tra Stato e privati: Rockhopper v Italy (ICSID, pending).
Conclusione: l’arbitrato può contribuire alla preservazione degli equilibri socio-politici, allo sviluppo della legislazione in materia ed alla creazione di un terreno fertile per gli investimenti.